Magnetoterapia! Energia del magnetismo Invia un commento

La magnetoterapia : cos’è?


La magnetoterapia consiste di un dispositivo elettronico che emette campi elettromagnetici che vengono trasferiti al paziente tramite determinati applicatori. Esistono due modalità principali di emissione di campi magnetici prodotti dai circuiti elettronici:

  • Magnetoterapia a bassa frequenza e alta intensità (misurata in Gauss)
  • Magnetoterapia ad alta frequenza e bassa intensità (misurata in mW)

Entrambe le tecniche producono campi elettromagnetici pulsati (elettromagnetici poiché prodotti da un circuito elettronico che genera una corrente; pulsati poiché entrambi sono emessi in frequenza e non in modalità continua).

Si parla quindi di CEMP acronimo di Campi Elettro Magnetici Pulsati.

La magnetoterapia agisce a livello cellulare ripristinando l’equilibrio energetico della cellula stessa.

Magnetoterapia a bassa frequenza:


La magnetoterapia a bassa frequenza e alta intensità consiste in un dispositivo che emette campi elettromagnetici trasferiti al paziente tramite solenoidi.

Un solenoide può essere rappresentato come un filo di rame avvolto, simile ad una molla. Lungo il filo viene fatta passare una piccola quantità di corrente che genera un campo magnetico le cui linee di forza costituiscono il campo positivo (NORD) e quello negativo (SUD).

Nell’uso terapeutico gli avvolgimenti sono schiacciati e il solenoide assume una forma piatta che viene messa a contatto diretto con la parte da trattare, ad eccezione dei solenoidi a cilindro, dove il paziente viene curato posizionandolo all’interno dell’applicatore stesso. La forma fisica dei solenoidi varia da produttore a produttore e possono essere circolari, rettangolari, cilindrici ed usati singolarmente o contenuti insieme in una fascia. Indipendentemente dalla forma, l’importante è che siano in grado di generare campi magnetici di intensità e frequenza adeguati.

Nei dispositivi di magnetoterapia a bassa frequenza e alta intensità il campo magnetico viene misurato in Gauss.

Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia dei campi magnetici a partire da intensità molto basse (da 5 Gauss fino a 300 Gauss). Non esiste tuttavia una relazione diretta tra intensità e durata del trattamento. Ciò significa che non possiamo affermare che aumentando l’intensità del campo magnetico è possibile diminuire il tempo di trattamento al di sotto dei tempi fisiologicamente necessari.

Un elemento che risulta comune a tutti gli studi è rappresentato dalla necessità di effettuare trattamenti di magnetoterapia per tempi molto lunghi (almeno 30-40 giorni), ripetuti anche più volte durante il giorno.

L’efficacia della magnetoterapia a bassa frequenza e alta intensità è riportata in numerosissimi studi clinici che dimostrano come i campi magnetici pulsati a bassa frequenza siano particolarmente indicati per il trattamento di patologie a carico dei tessuti ossei.

La magnetoterapia a bassa frequenza può essere usata nel trattamento in diverse tipologie quali:


  • Osteoporosi
  • Artrosi
  • Artrite
  • Ritardi calcificazione
  • Osteonecrosi
  • Dolori articolari

Inoltre evidenze importanti si hanno anche nel trattamento di problematiche di tipo muscolo-legamentose quali:

  • Epicondilite
  • Epitrocleite
  • Distorsioni
  • Cervicalgia
  • Lombalgia
  • Algodistrofia

Magnetoterapia ad alta frequenza:


Si parla di magnetoterapia ad alta frequenza e bassa intensità quando il campo elettromagnetico viene generato da un segnale elettrico con frequenza portante compresa tra i 18 e i 900 MHz.

Frequenze così alte risultano poco salutari per l’organismo, quindi il segnale portante viene campionato in pacchetti con specifiche frequenze, dette “frequenze terapeutiche”.

Il campo magnetico generato in alta frequenza è caratterizzato da intensità molto basse che vengono misurate solitamente in mW.

Il campo elettromagnetico viene generato da un circuito radiante contenuto all’interno di un apposito applicatore facilmente adattabile alla parte del corpo da trattare.

Come nella magnetoterapia a bassa frequenza l’azione principale è quella di ripristinare la carica energetica a livello cellulare. I campi elettromagnetici sono in grado di favorire il recupero fisiologico dell’organismo indebolito a causa di una malattia o di un trauma.

Si parla anche in questo caso di campi elettromagnetici pulsati (CEMP).

La magnetoterapia ad alta frequenza può essere usata nel trattamento in diverse tipologie quali:


  • Distorsioni
  • Tendiniti
  • Dolori muscolari
  • Lombalgie
  • Sciatalgie
  • Mialgie
  • Artriti-artrosi
  • Dolori articolari

Fonte: I-TECH Medical Division

Importante:


E’ assolutamente vietato l’uso di apparati di magnetoterapia alle persone portatori di pacemaker, malati di cuore, epilettici, donne in gravidanza, persone affette da flebite in stato attivo, persone con malattie oncologiche conclamate.

In caso di febbre, tromboflebite ed in presenza di malattie gravi.

Non utilizzare in zone prossime a ferite non ancora cicatrizzate.

E’ opportuno consultare il proprio medico di fiducia prima di praticare questo tipo di trattamenti.

Possibili effetti collaterali:

Non si conoscono effetti collaterali significativi.

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